Sul traffico d’organi

La Camera ha approvato con un’ampia maggioranza la proposta di legge che autorizza la ratifica della Convenzione del Consiglio d’Europa contro il traffico d’organi e detta disposizioni di adeguamento dell’ordinamento interno, inserendo nel codice penale nuovi delitti e innalzando le pene già previste per il commercio di organi prelevati da cadaveri.

In particolare, il provvedimento, di cui sono stato relatore, introduce nuovi delitti contro la personalità individuale: prelievo illecito di organi o tessuti da vivente (in caso di violazione della disciplina sul trapianto di organi e tessuti prelevati da vivente); commercio di organi, organizzazione di viaggi e pubblicità; uso di organi prelevati illecitamente da persona vivente (la disciplina punisce quindi anche chi utilizza o beneficia degli organi); pene per il medico che corrispondono anche con l’interdizione perpetua dall’esercizio della professione. E’ inoltre previsto che, in queste fattispecie, il delitto di associazione a delinquere sia aggravato.

E’ molto importante aver riportato nel nostro Parlamento quanto già approvato e firmato negli organi del Consiglio d’Europa, in quanto il traffico illegale di organi umani rappresenta un fenomeno che per sua natura non può essere
affrontato singolarmente dagli Stati.

Si tratta di pratiche che purtroppo sono sempre più frequenti, anche a causa della disperazione e delle situazioni di disagio in cui si trovano molte persone. Per questo è importante condannare con forza questo fenomeno, mettendo al centro il primato della persona e il valore dell’integrità della vita umana.
La ratifica di questa Convenzione è un primo passo che deve essere seguito da altre politiche, non solo in ambito penale, ma anche sanitario, sociale ed educativo.

Qui trovate il video del mio intervento in aula.

Qui trovate l’iter di approvazione.

Qui trovate un interessante dossier che ne delinea i principali contenuti.

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