Oggi ho partecipato alla seconda giornata dei lavori del LXVI Congresso Nazionale F.U.C.I. dal titolo “Mediterraneo: Frontiere di Speranza”.
La sessione nella quale sono intervenuto sulle Politiche per una nuova cura del Mediterraneo aveva l’obiettivo di indagare gli aspetti del Mediterraneo che maggiormente interpellano un’azione politica, ovvero un’azione orientata alla responsabilità verso ciò che è bene comune.
In particolare, abbiamo affrontato il tema del Mediterraneo quale continuo crocevia di vite e speranze, ma anche come luogo di pericolo e morte, nonché il concetto controverso di frontiera e quello vivo e attivo di accoglienza concreta.
Lo scopo è quello di capire come costruire una comunità-cantiere di speranza e non di divisione o di rimando di responsabilità da un Paese europeo ad un altro.
E’ nostro dovere affrontare il fenomeno delle migrazioni partendo dalle necessità effettive di ogni persona, tenendo insieme attraverso il dialogo e la conoscenza dell’altro due elementi come l’identità e l’alterità.