A Praga

Ieri e oggi si sono svolte a Praga le riunioni del Bureau e della Commissione Permanente dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa.

Si è trattato di un significativo momento di confronto, anche alla luce dello scenario internazionale, delle importanti e cogenti sfide (migrazioni, terrorismo) che dobbiamo affrontare e degli avvenimenti che hanno interessato il Consiglio d’Europa in questo ultimo periodo.

All’interno del Bureau abbiamo discusso delle misure attraverso le quali implementare le decisioni assunte a fine aprile in tema di prevenzione e lotta alla corruzione.

In particolare, abbiamo nominato i tre componenti dell’organismo indipendente esterno (che dovranno essere ratificati dall’Assemblea), che abbiamo istituito il mese scorso per indagare sul rispetto dei principi etici da parte dei parlamentari e per promuovere strumenti di rafforzamento e miglioramento nella lotta alla corruzione (qui trovate il comunicato stampa).

Ci siamo poi confrontati sul tema del terrorismo e sugli strumenti da adottare a livello internazionale, anche alla luce dei recenti e drammatici attentati a Manchester e in Egitto.
Per affrontare efficacemente la minaccia terroristica, dobbiamo promuovere migliori politiche di integrazione e veicolare un chiaro messaggio di unità e solidarietà tra Paesi, mettendo da parte interessi e rivendicazioni nazionali e rafforzando l’azione nei fori multilaterali.

Abbiamo inoltre discusso di diritti sociali, riaffermando l’indivisibilità dei diritti umani (civili, politici e sociali) e rilanciando il nostro impegno a favore di una più diffusa e rilevante protezione sociale anche a livello europeo.
Non è possibile affrontare efficacemente le sfide del terrorismo e delle migrazioni senza rafforzare questa dimensione (qui trovate il comunicato stampa).

Abbiamo infine adottato all’unanimità una risoluzione (la trovate qui) relativa alle attività dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa per i prossimi 2 anni, ribadendo la volontà di affrontare più efficacemente il tema delle disuguaglianze, di rafforzare la diplomazia parlamentare e il dialogo, di migliorare l’implementazione dei migliori standard internazionali e di promuovere una più puntuale applicazione delle sentenze della CEDU.

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