Mercoledì la Siria è stata colpita da un drammatico attacco chimico che ha provocato la morte di numerosi civili, tra cui donne e bambini. Un fatto terribile che, oltre a violare pesantemente il diritto internazionale e a complicare i già difficili negoziati avviati in questo ultimo periodo, dimostra come il conflitto siriano abbia raggiunto ormai da moltissimo tempo livelli inaccettabili, sia dal punto di vista militare e politico che da quello sociale ed umanitario.
E’ inoltre notizia di oggi il bombardamento da parte dell’amministrazione americana di alcune basi controllate dal regime siriano che, da una prima ricostruzione, sembrano essere il luogo da cui sono partiti i suddetti bombardamenti.
Come gruppo socialista all’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, abbiamo richiamato le risoluzioni e la raccomandazioni già approvate dalla stessa Assemblea sulla situazione in Siria e ad Aleppo (che hanno condannato le sistematiche violazioni dei diritti umani e i crimini contro l’umanità perpetrati dal regime siriano, nonché l’uso arbitrario della forza e gli attacchi indiscriminati sui civili), chiedendo con forza agli Stati membri di ribadire e reiterare le condanne e di rispettare le risoluzioni e raccomandazioni.
Dobbiamo rafforzare il nostro sforzo a livello internazionale e nei fori multilaterali, superando le contrapposizioni nazionali e le rivendicazioni, mettendo al centro i diritti umani, il dialogo e la soluzione pacifica delle controversie e recuperando lo spirito che all’indomani della Seconda guerra mondiale ci ha permesso di costruire istituzioni comuni.