Sull’integrazione

Oggi, nell’ambito del network città del dialogo del Consiglio d’Europa, si è svolto alla Camera un laboratorio di politiche inclusive di integrazione, al quale hanno partecipato molti rappresentanti provenienti da diverse città italiane ed europee.

Si è trattato di un interessante e opportuno momento di confronto sulle strategie di sviluppo per la gestione della diversità e l’integrazione degli immigrati.
Molto prezioso è stato il coinvolgimento delle città, il cui ruolo propositivo nella promozione del dialogo interculturale è fondamentale.

Nel mio intervento ho sottolineato come il Consiglio d’Europa sia da molto tempo impegnato sul tema dell’immigrazione, dell’integrazione degli stranieri e del miglioramento del sistema di asilo.
La gestione efficace di questi fenomeni, anche alla luce delle dinamiche demografiche, non può prescindere da politiche inclusive, solidali e comuni che rispettino e valorizzino le diversità.

Da questo punto di vista, il ruolo dell’Unione Europea e delle organizzazioni internazionali è particolarmente importante, anche in virtù della natura transnazionale del fenomeno.
Il confronto e il dialogo a livello parlamentare non possono che favorire un’azione più efficace e solidale sia a livello interno che esterno. Ed è per questo necessario favorire questi momenti di condivisione e incentivare lo scambio di buone pratiche.

Il confronto, la conoscenza delle buone ragioni dell’altro, la tolleranza, l’accoglienza, il pluralismo e la valorizzazione delle diversità sono gli elementi costitutivi dell’identità europea. In un tempo in cui l’orizzonte di riferimento è mondiale, il nostro sforzo deve essere quello di valorizzare e rilanciare questi elementi.

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