Sulla crisi siriana

Oggi abbiamo organizzato a Montecitorio una conferenza stampa per presentare la proposta di pace per la Siria elaborata e predisposta da alcuni profughi siriani in collaborazione con i volontari dell’Operazione Colomba, Corpo non violento di pace della Comunità Papa Giovanni XXIII, che dal 2013 opera in alcuni campi profughi del Libano al confine con la Siria.

La proposta di pace prevede zone di neutralità in Siria senza attori armati, corridoi umanitari per la sicurezza dei civili e per far tornare i profughi in patria, soccorso alle vittime e ai prigionieri politici, rappresentanza dei civili ai negoziati, creazione di un governo di consenso nazionale, giustizia per i colpevoli delle violenze e fine dei bombardamenti e dei massacri del terrorismo.

Nel mio intervento ho sottolineato come il popolo siriano non abbia mai smesso di sperare nella pace. Non si può aspettare la fine delle trattative, ma bisogna realizzare immediatamente le condizioni per fare in modo che queste persone possano vivere pacificamente.

ll coinvolgimento della società civile, il dialogo multilaterale e un più incisivo intervento a livello internazionale devono essere al centro delle nostre iniziative e della nostra azione. Solo superando le contrapposizioni e mettendo da parte i singoli interessi economici, geopolitici e strategici si può porre fine a quella che è definita da tutti come la più grande tragedia umanitaria dalla fine della Seconda guerra mondiale.

Qui trovate un articolo pubblicato ieri su Avvenire.

Qui trovate la registrazione integrale della Conferenza pubblicata su Radio Radicale.

Qui trovate un articolo pubblicato su Redattore Sociale.

Qui trovate alcune notizie pubblicate sulle principali agenzie di stampa.

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